sabato 13 settembre 2014

Agg. 9-10-11 (28, 29 e 30 Agosto 2014) - Eruzione Bardarbunga/Holuhraun 2014

In questa pagina sono presenti gli aggiornamenti del 28, 29 e 30 Agosto 2014, riguardanti gli eventi vulcanici che stanno interessando il vulcano Islandese Bardarbunga ed il campo lavico dell'Holuhraun.

Gli aggiornamenti sono in ordine di pubblicazione (In alto gli aggiornamenti più recenti, in basso gli aggiornamenti più vecchi).

N.B: La situazione è variata sostanzialmente nei giorni successivi alla pubblicazione di questi aggiornamenti. Gli aggiornamenti più recenti sono disponibili a questa pagina:


L'elenco degli aggiornamenti, i grafici di monitoraggio in realtime, le webcam e le informazioni generali possono essere trovate a questo link:
SPECIALE ERUZIONE BARDARBUNGA/HOLUHRAUN 2014


In questo aggiornamento è descritta l'eruzione avvenuta in data 29 Agosto 2014 sull'Holuhraun e terminata nella serata dello stesso giorno. Il 31 Agosto 2014 una nuova eruzione, tutt'ora in atto interesserà la stessa zona.
AGGIORNAMENTO 11 DEL 30 AGOSTO 


22:44: La geologa Sabrina Mugnos ha pubblicato un importante post sulla sua bacheca di Facebook:

AGGIORNAMENTO SULLO STATO DI ATTIVITA' DEL VULCANO ISLANDESE BARDARBUNGA (Sabrina Mugnos) - 18:04




Continua in queste ore l’attività del vulcano islandese Bardarbunga. Al momento, ciò che si osserva è un’estesa frattura aperta sul ghiacciaio che occupa la caldera centrale (vedi immagine sopra), causata dalla risalita del magma e dalla locale fusione del ghiaccio da parte del calore. A essa è associata la fuoriuscita di colonne di gas e vapore. La frattura lungo il ghiacciaio è il riflesso di una fessurazione del terreno, dovuta all’intrusione di un dicco magmatico, che sta migrando verso l’Askja, un vulcano limitrofo al Bardarbunga. Al tasso attuale di espansione, il rift raggiungerà il sistema dell’Askja in 2 o 3 giorni e il suo eventuale coinvolgimento amplia il campo d’incertezza sull’evoluzione dell’eruzione. Al di sotto dell’Askja sono stati inoltre localizzati alcuni degli epicentri sismici (vedi immagine 3D sotto). In ogni caso, la maggior parte dei terremoti sono focalizzati alla latitudine di 64.7° N, sito probabile dell’eruzione vera e propria, posto in corrispondenza della caldera del Bardarbunga. Quest’ultima sembra mostrare i primi segni di cedimento, con strutture di fratturazione concentriche. In ogni caso, la vera fase eruttiva inizierà nel momento in cui s’innescheranno reazioni freatomagmatiche, che segneranno la fuoriuscita della lava al di sotto del ghiaccio. Ciò darà probabilmente origine ad attività esplosiva, caratterizzata da fontane di lava e detriti alti sino a qualche centinaio di metri. Al momento, i possibili volumi di magma in gioco che potrebbero dare origine a un importante evento basaltico effusivo, sono calcolabili con una certa approssimazione. Secondo i primi dati strumentali, il rift generato dalla risalita del magma è lungo 45 km e profondo circa 17.5 km. La larghezza può essere stimata intorno ai 135 cm, il che da un volume di circa 1.05 km cubi. Non si sa ancora quando tale fase parossistica avrà inizio. Sembra comunque una questione di ore, e una volta cominciata potrebbe durare settimane, mesi o addirittura anni. In ogni caso, il fatto che l’eruzione stia lentamente progredendo verso una fase massimale è un buon segno. Infatti, almeno a livello teorico, ciò aiuta a diminuire la pressione interna del sistema vulcanico, limitando verosimilmente la portata dell’evento di picco. Secondo gli esperti locali, la fonte del magma che si sta intrudendo verso la superficie potrebbe derivare o da una camera magmatica non in contatto diretto con il mantello o, al contrario, direttamente dal mantello stesso. Una curiosità importante associata all’evento in corso è che anche il vulcano Grimsvötns, prossimo al Bardarbunga, sta registrando oscillazioni verticali della propria superficie. Ciò è apparentemente in contrasto con la mancanza di evidenze di attività magmatica anche per questo vulcano. Tuttavia, si può ipotizzare che il rift intrusivo magmatico che sta coinvolgendo il Bardarbunga abbia intercettato una possibile riserva di rocce fuse poste in corrispondenza del Grimsvötns. Se tale ipotesi fosse verificata, di fatto il dicco intrusivo che sta portando all’eruzione del Barbarbunga potrebbe essere alimentato da due camere magmatiche contemporaneamente.

16:01: Segnalo questa interessante grafica 3D degli eventi, pubblicata dall'IMO: http://hraun.vedur.is/ja/quakes3d/

15:55: Andy Hooper (@GeoAndyHooper) · Università di Leeds (14:41 ITA)
La nostra modellazione generata utilizzando i dati GPS, mostrano che il volume dell'intrusione continua ad aumentare, soprattutto a profondità superficiali.. Adesso ammonta a circa 0.65km3 #Bardarbunga

15:30: Importante aggiornamento riassuntivo dell'IMO (Ore 13:45 ITA)

Gli scienziati del Met Office islandese e dell'Istituto di Scienze della Terra ed i rappresentanti della Protezione Civile in Islanda partecipano alle riunioni del comitato consultivo della Protezione Civile Islandese.

Conclusioni del comitato consultivo della Protezione Civile Islandese:


  • L'attività sismica continua su un'area di 15 km di lunghezza lungo l'intrusione di magma, che si estende dal ghiacciaio Dyngjujökull alla regione nord al margine del ghiaccio.
  • I terremoti non sono migrati verso nord nel corso degli ultimi due giorni. La sismicità rimane alta e, a partire dalla mezzanotte, circa 700 terremoti sono stati rilevati nella regione.
  • I maggiori terremoti dal mezzanotte includono: un evento di magnitudo 4.5 sul lato settentrionale della caldera Bárðarbunga alle 02:35 UTC; un terremoto di magnitudo 4.2 nella stessa regione alle 06:18 UTC; e un terremoto di magnitudo 5.4 al confine sud-orientale della caldera del Bárðarbunga alle 07:03 UTC.
  • Nel corso delle ultime due settimane, diversi terremoti di dimensioni simili si sono verificati sul bordo della caldera Bárðarbunga. Questi terremoti sono interpretati come segni di cambiamento di stress nella regione della caldera.
  • Più di 20 micro-terremoti sono stati rilevati nella regione del vulcano Askja. Si pensa che questi terremoti si siano verificati a causa dei cambiamenti provocati dalla parte settentrionale dell'intrusione. 
  • Le misurazioni GPS mostrano continui movimenti orizzontali a nord del Vatnajökull a causa della formazione dell' intrusione di magma sul bordo settentrionale della calotta di ghiaccio.
  • Non sono stati rilevati cambiamenti insoliti nel scarico o conducibilità elettrica del fiume Jökulsá á Fjöllum. Lo stesso vale per altri fiumi localizzati nella parte nord-occidentale  del Vatnajökull.
  • Un campione di lava eruttata di recente è stata prelevata da Holuhraun ieri; l'analisi è in corso (Aggiornamento delle 18:37 di ieri, ndr). 
  • Non vi sono indicazioni che l'intensità dell'attività in declino.


  • In questo momento non è chiaro come la situazione si svilupperà. Tuttavia, quattro scenari sono considerati più probabili:


  1. La migrazione del magma potrebbe fermarsi, con conseguente progressiva riduzione dell'attività sismica e di ulteriori eruzioni.
  2. L'intrusione potrebbe raggiungere la superficie a nord del Dyngjujökull causando un'altra eruzione, possibilmente su una nuova fessura. Tale eruzione potrebbe includere flusso di lava e (o) attività esplosiva.
  3. L'intrusione potrebbe raggiungere la superficie, con il verificarsi di un'eruzione dove la fessura sia in parte o del tutto sotto il ghiacciaio Dyngjujökull. Questo molto probabilmente produrrà un alluvione nel Jökulsá á Fjöllum ed attività esplosiva, con probabile produzione di cenere.
  4. Un'eruzione nella caldera del Bárðarbunga. L'eruzione potrebbe causare un'alluvione ed eventualmente forte attività esplosiva con produzione di cenere. In caso di un'eruzione subglaciale, è più probabile che le inondazioni innteresserebbero il fiume Jökulsá á Fjöllum. Tuttavia non è possibile escludere che vengano interessati anche i fiumi Skjálfandafljót, Kaldakvísl, Skaftá o il lago subglaciale del Grimsvotn.



  • Non si possono escludere altri scenari.


01:56: La mappa che segue mostra le anomalie termiche rilevate nella notte di ieri dal satellite della Nasa "MODIS"





01:07: I dati interferometrici qui riportati sono stati utilizzati insieme alle misure GPS continue per ipotizzare un modello preliminare dell'intrusione di magma, con conseguente eruzione iniziata alle 00.02 UTC dell 29 agosto 2014. Un piano verticale che ha raggiunto profondità molto superficiali con un'apertura di circa 5 metri è stato modellato in cooperazione tra NordVulk, Istituto di Scienze della Terra, Università d'Islanda, dell'Università di Leeds e Met Office Islandese.









00:47: Da questa foto aerea è ben visibile la distanza molto breve tra la piccola eruzione fessurale e la caldera dell'Askja




00:40 (Aggiornato alle 01:43): Sembra che l'eruzione abbia interessato una vecchia fessura formatasi durante l'eruzione del 1797, che ha portato alla formazione del campo lavico dell'Holuhraun.



00:27: Altre foto sono disponibili qui (Galleria di 15 immagini): Link a visir.is

00:23: Splendida immagine della colata lavica dell'eruzione di ieri!




AGGIORNAMENTO 10 DEL 29 AGOSTO 

Nella notte un'eruzione fessurale è iniziata a 5km nord del Ghiacciaio Dynjujökull.

23:42: E' da poco disponibile sull'ormai frequentato sito di analisi ideato da Baering (Grazie!) dello sciame sul Bardarbunga in 3D, un nuovo metodo di visualizzazione degli ipocentri delle scosse del DB dell'IMO. Il sistema è ancora in fase di sperimentazione. Link qui: http://baering.github.io/earthquakes/visualization.html



23:40: Alle ore 18:17 ITA, un terremoto di M4.1 ha interessato la parte nord-est della Caldera del Bardarbunga ad una profondità di 4.9km. In giornata sono stati registrati altri 8 terremoti di magnitudo superiore a 3, i più forti di M5.3 e M4.8, commentati negli aggiornamenti delle 14:46 e delle 13:45. 

20:16: Da pochi minuti sono ripartite le due webcam del Mila che hanno ripreso l'eruzione di questa notte. La seconda webcam inquadra l'area dell'eruzione di questa notte. La prima ha un'inquadratura più lontana e generale. In questo momento a causa delle nuvole la visibilità è scarsa.

Invariata la situazione a livello vulcanico e sismico.

18:37: Ecco la prima roccia lavica prelevata dopo l'eruzione di questa notte
Nella foto di destra Þorbjörg Ágústsdóttir, studente di dottorato in Geofisica presso l'Università di Cambridge

17:55: Importante aggiornamento riassuntivo delle 12:20 UTC dall'IMO:
Gli scienziati del Met Office islandese e l'Istituto di Scienze della Terra, ei rappresentanti della Protezione Civile in Islanda, partecipano alle riunioni del comitato consultivo.

Conclusioni del Comitato Scientifico:

  • Alle 00:02 UTC segni di una eruzione sono stati rilevati dalle immagini della telecamera web da Mila. La webcam si trova a Vaðalda, a nord-est del sito dell'eruzione.
  • Verso mezzanotte, deboli segnali di aumento del tremore vulcanico erano evidenti sulle stazioni sismiche dell'IMO, vicino al luogo dell'eruzione.
  • Alle 00:20 UTC scienziati dal Met Office Islandese, dall'Istituto di Scienze della Terra e dall'Università di Cambridge hanno confermato la posizione dell' eruzione.
  • L'eruzione è avvenuta su una vecchia fessura vulcanica sul campo di lava dell'Holuhraun, a circa 5 km a nord del margine del ghiacciaio Dyngjujökull. La fessura attiva era di circa 600 m di lunghezza.
  • Una piccola quantità di lava è drenata dalla fessura, ma si pensa che essa si sia fermata intorno alle 04:00 UTC.
  • Secondo i dati sismici e le immagini  dalla web-camera, l'eruzione ha raggiunto il picco tra le 0:40 UTC e le 01:00 UTC.
  • All'inizio dell'eruzione, l'attività sismica è diminuita, anche se la sismicità da allora è tornata ai livelli osservati nei giorni scorsi.
  • Osservazioni aeree da parte della guardia costiera islandese mostrano che solo il vapore è in aumento dal sito dell'eruzione lavica.
  • Non ci sono indicazioni che l'intensità dell'attività in declino.
  • In questo momento non è chiaro come la situazione si svilupperà. Tuttavia, tre scenari sono considerati più probabili:
  1. La migrazione del magma potrebbe fermarsi, con conseguente progressiva riduzione dell'attività sismica e di ulteriori eruzioni.
  2. L'intrusione potrebbe raggiungere la superficie a nord del Dyngjujökull causando un'altra eruzione, possibilmente su una nuova fessura. Tale eruzione potrebbe includere un flusso di lava e (o) attività esplosiva.
  3. L'intrusione potrebbe raggiungere la superficie, con un'eruzione localizzata in parte o del tutto in una fessura sotto il ghiacciaio Dyngjujökull. Questo molto probabilmente produrrà un alluvione nel fiume Jökulsá á Fjöllum, ed attività vulcanica esplosiva, forse con intensa emissione di cenere.
  • Non si possono escludere altri scenari. Ad esempio, un'eruzione all'interno della caldera Bárdarbunga.

16:47: Aggiunte all'aggiornamento delle 14:27 nuove foto dell'eruzione. Arriva notizia dalla Guardia Costiera Islandese che l'eruzione sia avvenuta su una vecchia fessura vulcanica.

16:23: La Protezione Civile ha comunicato che tutte le restrizioni di volo sul Bardarbunga sono state tolte.

15:36: Per evitare confusioni con i nomi islandesi, questo è un piccolo quadro riassuntivo dei luoghi che vengono menzionati nelle ultime ore (le frecce indicano la possibile direzione di un flusso d'acqua causato da un pesante scioglimento del ghiacciaio):



14:46: Dati ufficiali dall'IMO della scossa delle 14:21 ITA: Magnitudo 5.2 nella parte settentrionale della Caldera, ad una profondità di 9.2km. 


14:40: Alle ore 12:21 UTC un'altra forte scossa è stata registrata dai sismografi. Attendiamo localizzazione definitiva.


13:45: Il terremoto registrato è di magnitudo 4.8, ed ha interessato la parte settentrionale della Caldera del Bardarbunga, ad una profondità di 6.8km. E' l'evento più forte della giornata, ma non è direttamente collegato con l'eruzione fessurale in atto a nord del ghiacciaio.

13:42: Alle 11:15 UTC un terremoto di media intensità è stato rilevato dai sismografi Islandesi. Siamo in attesa di una localizzazione ufficiale.


13:11 (Aggiornato 14:05): Ecco due immagini di importante rilevanza pubblicate dalla Guardia Costiera in un secondo volo. Immagini delle 12:20 ITA e delle 12:41 ITA, rispettivamente:




13:01: Le ultime stime dicono che la frattura da cui avviene la fuoriuscita di magma si sia estesa a 900 metri. Ieri sera era stata stimata un'estensione di 400 metri.

12:35: L'attività sismica è diminuita a seguito del rilascio di pressione, tuttavia una notevole quantità di terremoti viene ancora rilevata lungo l'intrusione di magma, tra il sito di eruzione e poco più a sud, per circa 5 km, sul Dyngjujökull.

Nella notte un terremoto di magnitudo 3.8 è stato registrato nella caldera di Bárðarbunga alle 4:37, così come un 2.9 alle 05:39 ed un 3.5 alle 06:38 nell'intrusione. Questi terremoti sono monitorati molto strettamente, ma nessun cambiamento significativo dell'attività vulcanica è stato osservato finora.

12:30: Il tremore vulcanico dopo il picco di questa notte è calato.


12:26: Questa è l'area interessata dalla piccola eruzione:




12:25: E'stata nuovamente evacuata un'area a nord del ghiacciaio, e la stessa area è stata dichiarata No Fly Zone





12:20 (Aggiornato 13:00)Nella notte, dalle ore 04:40 ITA circa, l'eruzione è andata scemando di intensità. In mattinata è stato effettuato un volo della Guardia Costiera. Il fumo bianco è probabilmente causato dall'interazione del magma con l'acqua.






11:53: Alle ore 11:53 ITA, il livello di allerta per l'aviazione è stato nuovamente abbassato ad "arancione". 

ALLERTE AGGIORNATE IN REAL TIME


03:29: Il tremore vulcanico sembra essere in aumento, ma il picco è avvenuto solo poco fa, è necessario aspettare


03:28: Dai primi report sembra che la frattura da cui il magma fuoriesca sia lunga dai 300 ai 400m
WEBCAM 1 (LINK QUI: http://www.livefromiceland.is/webcams/bardarbunga/)




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AGGIORNAMENTO 9 DEL 28 AGOSTO

L'ALLERTA PER L'AVIAZIONE E' PASSATA AL COLORE "GIALLO" PER L'ASKJA (Attività superiore ai livelli di background conosciuti).





Nella giornata di oggi è stato effettuato un nuovo volo sul Bardarbunga, che ha evidenziato che non vi sono cambiamenti riguardanti le fratture e i calderoni che sono stati scoperti nella serata di ieri. Non è ancora possibile evidenziarne le cause, ma ne sono noti gli effetti:



  • Il livello dell'acqua del lago del Grimsvotn è salito di 5-10 metri negli ultimi giorni (dai 10 ai 30 milioni di metri cubi di acqua in più). Si pensa che l'acqua proveniente dai calderoni sia defluita nel lago del Grimsvotn.
  • La conduttività dell'acqua del fiume Köldukvísl è in leggero aumento.
  • Nessun cambiamento è stato registrato dai dati provenienti dai fiumi Hágöngulón, Jökulsá e Skjálfandi
Le depressioni sono localizzate a sud-est della caldera del Bardarbunga, con ogni probabilità entro lo spartiacque del fiume Jökulsá á Fjöllum. Ci sono tre fratture di forma circolare, per un totale di 5km di estenzione. Lo spessore del ghiaccio nell'area è tra i 400 e i 600 metri. Non sembra ci sia correlazione diretta tra queste depressioni e l'intrusione di magma, che continua ad avanzare verso il vulcano Askja al ritmo di 1-1.5 km (Meno rispetto ai giorni precedenti, quando si aggirava sui 5km al giorno).

L'attività sismica non mostra diminuzioni, alle ore 08:13 un terremoto di M5.0 ha interessato la caldera. In giornata frequente attività sismica hai interessato anche l'Askja, con magnitudo massima 2.7.
Altre 5 scosse hanno superato magnitudo 3 in giornata, di cui due di M4.0 e M4.1.

La cosa che stranisce gli esperti, è che a questi cambiamenti non è evidenziato un aumento del tremore vulcanico, come visibile dalle immagini sotto.

Grafici 
dell'attività sismica aggiornati alle 23:00 del 28 Agosto 2014 

"Fronti" massimi raggiunti dal 22 al 28 Agosto dall'intrusione di magma. Aggiornato alle 23:00 del 28 Agosto.



Distribuzione delle scosse di maggior intensità dall'inizio dello sciame. Aggiornato alle 23:00 del 28 Agosto.
 Epicentro medio: Media della latitudine e della longitudine per le scosse in intervalli di un'ora. Il grafico consente di distinguere i periodi in cui l'avanzamento dell'intrusione è più veloce e netta rispetto ad altri. Aggiornato alle 23:00 del 28 Agosto.


Momento cumulativo dall'inizio dello sciame. Raggiunta Mw6.0. Energia concentrata sopratutto sulla caldera del Bardarbunga dove sono state registrate sette scosse di magnitudo superiore al 5, di cui una MW5.7. Aggiornato alle 23:00 del 28 Agosto.


Energia rilasciata in intervalli orari dal 16 Agosto. Aggiornato alle 23:00. del 28 Agosto


Grafico "sperimentale" della profondità media registrata dalle scosse in intervalli orari. Aggiornato alle 23:00 del 28 Agosto.


Numero delle scosse registrate sul Bardarbunga in intervalli orari dal 16 Agosto.

Aggiornamento ore 01:00 del 28 Agosto


Nella notte, oltre alla scossa di Mw5.3 sulla Caldera sono state registrate altre due importanti scosse. Una scossa di Mw5.2 ha colpito l'estremo nord dell'Intrusione di Magma, mentre una scossa di Mw4.8 ha colpito la il versante orientale della caldera dell'Askja. Se l'Intrusione raggiungesse il condotto magmatico dell'Askja, scenari molto gravi potrebbero prendere quota. Il magma spostatosi dalla camera magmatica del Bardarbunga lungo l'Intrusione potrebbe triggerare ed alimentare una forte eruzione sull'Askja. Inoltre sono stati registrati circa 1500 terremoti, la maggior parte concentrati sul dike.

Si stima che altri 20 milioni di m3 di magma si siano aggiunti all'intrusione. In totale siamo a circa 370 milioni di m3, e non sembra che vi sia un declino di attività sismica.

Scienziati provenienti dall' IES e dall'IMO, dai dati raccolti da un volo dell'aereo della Guardia Costiera sul Vatnajökull, in serata, hanno scoperto una fila di calderoni di circa 10-15 m di profondità a sud della caldera del Bárðarbunga. Essi formano una linea lunga 4-6 km. I calderoni sono stati formati a seguito di fusione del ghiaccio, forse a causa di un'eruzione, ma è incerto quando. Non è stato osservato dai sismografi dell'IMO nessun incremento del tremore vulcanico, al momento.




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