sabato 13 settembre 2014

Agg. 18-19-20 (6, 7 e 8 Settembre 2014) - Eruzione Bardarbunga/Holuhraun 2014

In questa pagina sono presenti gli aggiornamenti del 6, 7 ed 8 Settembre 2014, riguardanti gli eventi vulcanici che stanno interessando il vulcano Islandese Bardarbunga ed il campo lavico dell'Holuhraun.

Gli aggiornamenti sono in ordine di pubblicazione (In alto gli aggiornamenti più recenti, in basso gli aggiornamenti più vecchi).

N.B: La situazione è variata nei giorni successivi alla pubblicazione di questi aggiornamenti. Gli aggiornamenti più recenti sono disponibili a questa pagina:

L'elenco degli aggiornamenti, i grafici di monitoraggio in realtime, le webcam e le informazioni generali possono essere trovate a questo link:
SPECIALE ERUZIONE BARDARBUNGA/HOLUHRAUN 2014


In questo post è descritta l'attività vulcanica in atto dal 31 Agosto 2014 sull'Holuhraun, tuttora in atto.


AGGIORNAMENTO 20 DELL' 8 SETTEMBRE

20:25: Alle ore 19:53 ITA una scossa di M4.3 ha interessato la caldera.

19:15: Da venerdi sulla Caldera del Bardarbunga, la deflazione è aumentata di 3 metri (80-90 centimetri al giorno).

La deflazione adesso ha raggiunto una profondità di circa 18 metri.
Differenza di altitudine rispetto al 2011 aggiornata a questo pomeriggio.


19:11 (Aggiornato alle ore 19:25): Circa 40 minuti fa (18:27 ITA) una scossa di magnitudo 4.6 4.5 ha colpito l'intrusione di magma. E' la più forte scossa non causata dalla deflazione della Caldera dall'inizio della sequenza.


19:10: AGGIORNAMENTO DALL'IMO DELLE 15:20 ITA

Gli scienziati del Met Office islandese, dell'Istituto di Scienze della Terra, con i rappresentanti della Protezione Civile in Islanda hanno partecipato alla riunione del comitato consultivo scientifico della Protezione Civile Islandese. Inoltre erano presenti rappresentanti dell' Agenzia per l'ambiente d'Islanda e il capo epidemiologo della Direzione di Sanità

Conclusioni del comitato consultivo:


  • L'attività eruttiva a Holuhraun continua a intensità simile. 
  • I siti eruzione sono gli stessi di prima. Flussi di lava sono visibili ad Est a tassi simili a quelli di ieri. Anche se la lava è ora in contatto con il fiume Jökulsá á Fjöllum, la portata di lava non si riduce in modo significativo. Nessuna attività esplosiva a causa dell'interazione tra lava e l'acqua del fiume è stato osservata, ma si verifica un'innalzamento di vapore dalla lava. L'estensione della lava è ora di circa 19 km quadrati.
  • Nessuna attività è stata rilevata dalla fessura meridionale, anche se piccole quantità di gas e vapore sono in aumento.

La qualità dell'aria nelle aree urbane nell'Islanda Orientale:

  • Le concentrazioni di SO2 misurate  in Reyðarfjörður, suggeriscono che le persone con problemi respiratori potrebbero essere colpite da disagi, mentre gli altri non dovrebbero provare alcun disagio significativo.
  • Gli sforzi per aumentare il monitoraggio dei gas in zone abitate sono in corso, da "The Environment Agency of Iceland".
  • Se l'attività eruttiva continua a tassi simili, la qualità dell'aria nella parte orientale dell'Islanda, rimarrà simile.

La qualità dell'aria nel sito eruzione:

  • Le emissioni di gas presso il sito d'eruzione rimangono alte. Poiché le concentrazioni di gas locali nel sito possono essere letali, le persone sul luogo dell'eruzione devono indossare maschere antigas e contatori del gas.
  • Uno scienziato sul posto, ha dovuto lasciare la zona a causa delle concentrazioni di gas, che avevano raggiunto livelli pericolosi a causa di improvvisi cambiamenti nelle condizioni di vento.
  • Presso il sito d'eruzione anomalie locali del vento possono verificarsi a causa di convezione termica dalla lava calda. Questo rende le condizioni sul posto estremamente pericolose in quanto i venti possono cambiare improvvisamente e imprevedibilmente. 
  • La sismicità si è ridotta da ieri. Circa 80 terremoti sono stati registrati a partire dalla mezzanotte. Intorno 07:20 UTC, un terremoto di magnitudo 4,7 si è verificato nella parte meridionale della caldera del Bárðarbunga. Un terremoto di magnitudo 5.0 ha interessato la parte nord della caldera alle ore  Poco intenso ma continuo tremore a bassa frequenza è stato osservato negli ultimi giorni.
  • Le osservazioni GPS mostrano movimenti crostali poco significativi, che sostengono l'ipotesi che la quantità di magma che scorre nell'intrusione continua ad essere simile al magma eruttato in superficie.

Quattro scenari sono ancora probabili:
  1. La migrazione del magma potrebbe fermarsi, con conseguente progressiva riduzione dell'attività sismica e di ulteriori eruzioni.
  2. L'intrusione potrebbe raggiungere la superficie terrestre causando un'altra eruzione, possibilmente su una nuova fessura. Non è possibile escludere un flusso di lava e (o) attività esplosiva.
  3. L'intrusione potrebbe raggiungere la superficie e un'altra eruzione potrebbe verificare in una fessura localizzata in parte o del tutto sotto il ghiacciaio Dyngjujökull. Questo molto probabilmente produrrà un alluvione nel Jökulsá á Fjöllum ed attività esplosiva, forse con attività produttrice di cenere.
  4. Un'eruzione nella caldera del Bárðarbunga. L'eruzione potrebbe causare un diluvio sed eventualmente attività esplosiva, con attività produttrice di cenere. In caso di un'eruzione subglaciale, è più probabile che le inondazioni inciderebbero sul fiume Jökulsá á Fjöllum. Tuttavia non è possibile escludere i seguenti percorsi di inondazione: Skjálfandafljót, Kaldakvísl, Skaftá e Grimsvotn.
Non possono essere esclusi altri scenari.

17:55: In questa mappa sono mostrati gli spostamenti totali rilevati in 3 settimane dalle stazioni GPS installate sul Bardarbunga.

Le stazioni in blu mostrano un movimento di "allargamento" del terreno dovuto alla formazione dell'intrusione e delle fessure eruttive.

Le stazioni in rosso invece mostrano lo spostamento del terreno verso il centro della Caldera del Bardarbunga, dovuto alla subsidenza (deflazione) di 15 metri, recentemente registrata.



17:19 (Aggiornato alle 17:57): La lava adesso si estende per 19 km quadrati. Non è ancora rilevata attività esplosiva causata dall'interazione tra la lava e le acque del fiume Jokulsa A Fjollum. La lava ha una velocità di circa 100 metri orari



01:42: ERUZIONI ISLANDESI A CONFRONTO

Per fare ben capire l'enorme quantità di lava emessa durante l'eruzione del Laki del 1783, in confronto alla quantità di lava finora emessa nell'Holuhraun, ho creato due distinti poligoni delle rispettive estensioni in km2 della lava, sovrapposta alla Pianura Campana
PS: E' inutile dirlo, ma chiarisco per evitare ogni equivoco: l'immagine non è scientificamente valida, è solo per paragone più "giornalistico" che altro.



01:01: Queste foto mostrano il momento dell'interazione tra la lava e le acque del fiume Jökulsá á Fjöllum. E' stata rilevata una notevole emissione di vapore. Non è stata rilevata attività esplosiva.




00:54: Interessanti sezioni latitudinali della caldera del Bardarbunga pubblicate dal RUV:


Nel primo schema il colore azzurro indica l'altitudine del ghiaccio sovrastante la caldera nel 2011. La linea nera mostra invece l'altitudine misurata il 5 Settembre 2014.

Il secondo schema mostra uno "zoom" della caldera. La linea nera indica la differenza di altitudine rilevata il 5 Settembre 2014 rispetto al 2011.

Il terzo schema indica invece la superficie del ghiacciaio (in azzurro) rispetto alla crosta terrestre (colorata in marrone)




00:49: Ad oggi sono maggiormente attivi i crateri di Norðri, Baugur. Il cratere di Sud non è in eruzione da un pò di tempo. Continua l'attività (A livelli parecchio minori rispetto ai crateri   settentrionali) nella nuova fessura attivatasi il 5 Settembre.

00:46: Livelli di SO2 più alti della norma (1.000 μg / m3)  sono stati misurati in località del NE dell'Islanda a causa dell'eruzione nell'Holuhraun 

00:45: Nel Nord Est dell'Islanda sono stati registrati i più alti livelli di inquinamento dell'area. L'equivalente di una città industrializzata.

00:35: Gli scienziati hanno dato dei nomi ai tre crateri principali nella parte settentrionale dell'Holuhraun: Norðri, Baugur, e Suðri

Da sinistra verso destra: Norori (Cratere Nord), Baugur (Cratere centrale), Suori (Cratere Sud), Nyja gossprungan (Nuova fessura - Apertasi il 5 settembre). Foto dell'Istituto di Scienze della Terra, Università d'Islanda


AGGIORNAMENTO 19 DEL 7 SETTEMBRE 

17:13: E' stata tolta la restrizione all'Holuhraun per gli scienziati e i giornalisti, che necessitavano di permessi speciali per accederne. Il traffico al pubblico è comunque tuttora vietato.

16:48: Splendida immagine di un dust devil sul sito d'eruzione dell' Holuhraun (Credit: Nicarnica Aviation ):



16:30: Aggiornamento dell'IMO delle 15:00 ITA

  • L'attività eruttiva dell'Holuhraun non è diminuita. Il flusso di magma si attesta tra 100 e 200 m3 /s. La lava si estende di circa 1 km aò giorno e la zona coperta dalla lava, ieri pomeriggio era di circa 16 km2. I siti d'eruzione sono gli stessi di prima. L'intensità eruttiva sulla fessura a sud che si è aperta il Venerdì è molto minore che sulla fessura nord che è attiva fin dall'inizio dell'eruzione.
  • La lingua di lava si estende ora 11 km verso nord e ha raggiunto il ramo principale occidentale del fiume Jökulsá á Fjöllum. Tuttavia, nessuna attività esplosiva a causa dell'interazione tra lava e acqua del fiume è stata osservata, ma si sta verificando emissione di vapore. Una nuvola bianca si alza per 3-4 km d'altitudine dal sito d'eruzione ed è diretta a nord e nord-est.
  • La sismicità dell'area è simile a ieri. Circa 140 terremoti sono stati registrati a partire dalla mezzanotte. Alle 3:30 (5:30 ITA) di questa mattina, un terremoto di magnitudo 4.6 si è verificato sul bordo della caldera del Bárðarbunga. Poco dopo le 7:00 (9:00 ITA), un terremoto di magnitudo 5.4 è avvenuto nella parte meridionale della Caldera, uno dei più grandi terremoti registrati a partire dall'inizio della presente attività. La quantità del flusso di magma nell'intrusione  sembra essere simile al magma in eruzione dalle fessure.



13:03: La lava ha appena raggiunto il fiume Jokulsa A Fjollum. Sarà interessante vederne l'evoluzione.



13:00: Alle ore 09:08 una forte scossa di M5.7 è stata registrata nella parte meridionale della Caldera. Si tratta della seconda più forte scossa dello sciame. Sono stati rilevati altri 70 terremoti dalla mezzanotte.

02:42: Estensione a fine giornata del fronte lavico. In rosso la lava emessa dall'inizio dell'eruzione, in giallo la lava emessa nella giornata di oggi. Domani con molta probabilità raggiungerà il Jokulsa A Fjollum.



00:21: Foto scattate dal Landsat 8 alle 14:28 ITA di Ieri




AGGIORNAMENTO 18 DEL 6 SETTEMBRE

22:10: Foto del Graben affiancata ad un semplice schema tettonico per fare ben capire come si è formato:



20:08: Immagine della variazione dell'altitudine del terreno pubblicata dall'Istituto di Scienze della Terra dell'Università d'Islanda. In rosso il lowering della Caldera.


19:07: Grafico del tremore sismico con una scala migliorata. Adesso sono ben leggibili i picchi del tremore armonico. (IMO)


18:43: Immagine della distanza tra l'ultimo rilevamento del fronte magmatico (Freccia bianca) dal Modis e il fiume Jökulsá á Fjöllum. In giallo il fronte delle 14:00 ITA.




17:18: La lava si estende ad un ritmo di circa 40 metri all'ora. In meno di 24 ore, se il ritmo non scenderà, raggiungerà il fiume Jökulsá á Fjöllum. (RUV) L'interazione tra acqua e magma potrebbe provocare attività esplosiva freatomagmatica e possibilmente formazione di pseudocrateri (Università d'Islanda su Twitter).

16:50: Aggiornamento riassuntivo dell'IMO delle 14:00 ITA:

Gli scienziati del Met Office islandese, dell'Istituto di Scienze della Terra, con i rappresentanti della Protezione Civile in Islanda hanno partecipato alla riunione del comitato consultivo scientifico della Protezione Civile Islandese

Conclusioni del comitato consultivo:


  • Nel volo di sorveglianza di ieri sono state misuraste le variazione della superficie del ghiaccio che sovrasta la Caldera del Bardarbunga, con il sistema radar del velivolo ISAVIA. Le misurazioni mostrano ampie variazioni della superficie del ghiaccio.  Al centro della caldera si è verificata una subsidenza con valori fino a 15 m, che corrispondono ad una variazione di volume pari 0,25 km³. La forma dell'area di subsidenza è in accordo con l'elevazione della superficie della caldera.
  • Una subsidenza di questo ordine non è stata osservata in Islanda dal momento che le misurazioni dei movimenti crostali sono iniziate intorno alla metà del secolo scorso. 
  • Non sono osservati segni di eruzione o di maggiore attività geotermica nella caldera del Bárðarbunga. 
  • Il volume della subsidenza sul Bárðarbunga è una considerevole porzione del volume totale di magma presente nell'intrusione (dell'Holoraun e del Dyngujökull, ndr) 
  • La spiegazione più probabile è che la subsidenza è legata alla recente forte attività sismica, e al movimento nel sottosuolo del flusso di magma verso nord-est (Fessure d'eruzione attuali, ndr). 



  • Nel volo di sorveglianza di ieri è stata osservata un'ampia depressione  sulla superficie del ghiacciaio Dyngujökull, a 10 km dal bordo del ghiacciaio. Un'altra depressione a 6 km dal limite del ghiacciaio (osservata già nei giorni scorsi) è aumentata di profondità e raggiunge adesso i 35 metri di profondità. 
  • È probabile che queste depressioni siano segni di piccole e brevi eruzioni subglaciali. 
  • L'attività eruttiva dell' Holuhraun prosegue alla stessa intensità di ieri. 
  • Due fessure eruttive sono attive. L'attività principale avviene sulla fessura attiva dall'inizio dell'eruzione.  La fessura che si è aperta ieri mattina è ancora attiva. 
  • La lava si estende ora a 10 km verso ENE ed ha poco meno di un km per raggiungere il fiume Jökulsá á Fjöllum. 
  • L'attività sismica è diminuita da ieri. Circa 90 terremoti sono stati rilevati a partire dalla mezzanotte. Un terremoto di magnitudo 5 è stato registrato nella parte nord della caldera del Bárðarbunga, alle 05:40 UTC (07:40 ITA). 14 terremoti di magnitudo superiore a 5 sono stati localizzati dal 16 di agosto. 
  • Le variazioni di deformazione da ieri, misurate con il GPS a nord del Vatnajökull sono piccole. 


Quattro scenari sono ancora probabili:
  1. La migrazione del magma potrebbe fermarsi, con conseguente progressiva riduzione dell'attività sismica e di ulteriori eruzioni.
  2. L'intrusione potrebbe raggiungere la superficie terrestre causando un'altra eruzione, possibilmente su una nuova fessura. Non è possibile escludere un flusso di lava e (o) attività esplosiva.
  3. L'intrusione potrebbe raggiungere la superficie e un'altra eruzione potrebbe verificare in una fessura localizzata in parte o del tutto sotto il ghiacciaio Dyngjujökull. Questo molto probabilmente produrrà un alluvione nel Jökulsá á Fjöllum ed attività esplosiva, forse con attività produttrice di cenere.
  4. Un'eruzione nella caldera del Bárðarbunga. L'eruzione potrebbe causare un diluvio sed eventualmente attività esplosiva, con attività produttrice di cenere. In caso di un'eruzione subglaciale, è più probabile che le inondazioni inciderebbero sul fiume Jökulsá á Fjöllum. Tuttavia non è possibile escludere i seguenti percorsi di inondazione: Skjálfandafljót, Kaldakvísl, Skaftá e Grimsvotn.
Non possono essere esclusi altri scenari.

16:01: Espansione del fronte lavico aggiornato alle 14:00 ITA di oggi (A cura del Comitato Scientifico della Protezione Civile Islandese)



15:48: Nuove foto del graben in formazione tra il Dyngjujokull e l'Holoraun




15:34: E' STATO REGISTRATO UN LOWERING DELLA CALDERA DEL BARDARBUNGA DI 15 METRI. SI TRATTA DELLLA PIU' GRANDE DEFLAZIONE MAI MISURATA IN ISLANDA. SI PENSA CHE LA CAUSA SIA IL MOVIMENTO DEL MAGMA DALLA CAMERA MAGMATICA ALLE FESSURE DELL'HOLORAUN E DEL DYNGJUJOKULL. E' UN CAMBIAMENTO DI VOLUME PARI A 0.25KM3

Solo nel 1875 è stato registrato un abbassamento di oltre 300 metri a seguito di una tremenda eruzione dell'Askja, dando origine al lago Öskjuvatn, o Lago dell'Askja. Le cause sono comunque diverse.


15:30: Durante i voli effettuati ieri è stata scoperta una piccola fessura sul ghiacciaio (circa 10 km verso l'Interno), probabilmente causata da una breve eruzione subglaciale. Oggi è stata scoperta un'altra fessura sullo stesso ghiacciaio, il Dyngjujokull, circa 6 km verso l'interno, con una profondità di 35 metri. Si pensa che anche questa seconda fessura si sia formata a seguito di una breve eruzione subglaciale. E' possibile che si siano formate nel periodo di forte aumento del tremore armonico, che fino ad oggi non si era spiegato.

15:26: Questa mattina alle ore 07:40 ITA una scossa di magnitudo 5.0 ha colpito la parte settentrionale della Caldera. In generale, sono state registrate solo 70 scosse circa.

03:10: Senza dubbio una delle immagini più interessanti dall'inizio dei fatti:
Mappa pubblicata dal Professore di Fisica dei Minerali dell'Università di Cambridge, Simon Redfern, che descrive gli intervalli di tempo (in ore) e le zone probabilmente interessate da un Jökulhlaup (Alluvione), in caso di grossa eruzione subglaciale sotto al ghiacciaio.





03:05: Maggiori composizioni di elementi presenti nella lava eruttata nella seconda fase dell'eruzione dell'Holuraun (Quella in atto, ndr)



00:30: Nella foto che segue è rappresentato il fronte giornaliero raggiunto oggi dalla fessura a nord. In triangolo rosso rappresenta le due nuove fessure a sud, dove non è ancora stata calcolata la quantità di magma tuttora emessa. La quantità è comunque molto minore rispetto alle più vecchie fessure. La lava occupa adesso una superficie di oltre 15 km quadrati.

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