venerdì 8 agosto 2014

Aggiornamento 3 (13 Agosto 2014) - Intensa attività vulcanica sullo Stromboli (Agosto 2014) - Commenti e grafici non analizzati dell'attività microsismica (2014)

A seguito dell'incremento dell'attività vulcanica in atto sullo Stromboli dal 6 Agosto, pubblico una serie di aggiornamenti dell'INGV riguardo ai dettagli tecnici di quanto sta accadendo. Pubblico anche dei grafici che mostrano l'andamento dell'attività microsismica in atto sullo Stromboli dall'Inizio dell'anno. I grafici sono "grezzi", non sono accompagnati da un'analisi scritta. In caso di chiarimenti è possibile contattarmi su Facebook. Sono allegati anche alcuni link per seguire l'attività in atto.


L'Eruzione vista dal satellite della Nasa, MODIS
Layer Corrected Reflectance (7-2-1)
Si nota anche la colata lavica. 

https://earthdata.nasa.gov/labs/worldview/


POST IN AGGIORNAMENTO

Link utili:

Gruppi Facebook di discussione e NowCasting:
P.A.S - Potenziale Allarme Sismico


AGGIORNAMENTO STROMBOLI, 13 AGOSTO 2014, ORE 13:00 GMT (DA CT.INGV.IT/IT)

Durante gli ultimi due giorni, la colata lavica prodotta dalla bocca situata a 650 m di quota, ha continuato a scorrere lungo il margine orientale della Sciara del Fuoco, senza mostrare apprezzabili variazioni del tasso effusivo. La parte più bassa del campo lavico osservata dalla telecamera termica di quota 190 (SCT), nella serata di ieri è rimasta stabile con il fronte lavico più avanzato che rimaneva attestato a circa 200 m di quota. Nella tarda serata, il fronte lavico ha cominciato ad ingrossarsi e a scendere verso il basso formando una colata che nel giro di poche ore si è sovrapposta alle lave precedenti in raffreddamento, raggiungendo la costa nelle prime ore del mattino (vedi immagine a sinistra, ripresa dalla telecamera termica SCT, a quota 190 m). 
Persiste l’assenza di attività esplosiva alle bocche sommitali dello Stromboli.

AGGIORNAMENTO STROMBOLI, 10 AGOSTO 2014, ORE 14:00 GMT (da ct.ingv.it/it)

Sta continuando l’emissione di lava dalla bocca effusiva posta a quota 650 m sul versante settentrionale dell’area craterica nord dello Stromboli, che si è aperta il mattino del 7 agosto. Dopo la temporanea cessazione dell’ingresso nel mare della lava nella notte fra l’8 e il 9 agosto, nella mattinata del 9 la lava stava nuovamente entrando nel mare, generando - come già osservato in precedenza – forti interazioni al contatto con l’acqua del mare. Durante le successive 24 ore si è osservato che l’emissione di lava mostrava fluttuazioni, generando diverse sovrapposizioni al flusso principale nella zona del fronte lavico si sono verificate ad intervalli di circa un'ora, formando a volte un allargamento a ventaglio e diverse digitazioni che raggiungevano il mare. Persiste l’assenza di attività esplosiva alle bocche sommitali dello Stromboli.

AGGIORNAMENTO STROMBOLI, 9 AGOSTO 2014, ORE 16:00 ITA

Osservando le immagini delle webcam dell'INGV (Presenti nei link utili), si nota come la colata lavica sia in calo, sia per l'intensità che per la portata. La prima immagine termica risale al 7 Agosto 2014, la seconda, risale ad oggi. (Stromboli Quota 400m), ed è ben chiara la riduzione della quantità di lava che discende lungo la Sciara del Fuoco.




AGGIORNAMENTO STROMBOLI, 9 AGOSTO 2014, ORE 12:00 ITA(DA http://www.protezionecivile.gov.it/)


Prosegue a  Stromboli l’eruzione dalla bocca che si è aperta il 7 agosto scorso nella parte alta della Sciara del Fuoco e che ha formato un ampio campo lavico a 600 metri di quota. L’attività, originariamente consistita nella generazione di diversi bracci lavici, è successivamente evoluta nella formazione di un’unica colata, che raggiunge il mare a ovest del delta lavico del 2007.

Nella giornata di ieri, 8 agosto, il team misto composto da personale della Regione siciliana, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e Dipartimento della Protezione Civile ha svolto un sopralluogo via mare alla Sciara del Fuoco. Nel corso di questa attività l’Ingv ha effettuato dei rilievi attraverso una telecamera termica. La situazione della Sciara è apparsa stabile, e l’alimentazione del flusso in diminuzione rispetto a quella dei giorni scorsi.

Per un migliore presidio del territorio restano attive le misure disposte dal Sindaco di Lipari attraverso il Centro operativo comunale e, in particolare, il rafforzamento del Sistema di protezione civile locale e la sospensione delle attività escursionistiche sul vulcano a partire dai 400 metri di quota.

È inoltre confermato il divieto di avvicinamento delle imbarcazioni alla costa nel tratto di mare antistante la Sciara del Fuoco. 
Contestualmente, la Regione Siciliana prosegue le sue attività di supporto al Sindaco nelle azioni di informazione alla popolazione, revisione della pianificazione di emergenza e valutazione del rischio.

AGGIORNAMENTO STROMBOLI, 7 AGOSTO 2014, ORE 09:45 ITA (da ct.ingv.it/it/)

Nella giornata del 6 agosto 2014, verso le ore 14:30 locali, è cominciato un nuovo trabocco lavico dalla terrazza craterica dello Stromboli, prendendo lo stesso percorso dei trabocchi precedenti di giugno-luglio 2014, nella parte centrale della Sciara del Fuoco. L'inizio dell'attività effusiva è stato accompagnato da una serie di grandi frane di materiale caldo, che hanno rapidamente raggiunto la linea di costa, espandendosi orizzontalmente sulla superficie del mare per alcune decine di metri, come visibile nell'immagine a sinistra, della telecamera termica (SCT) posta a quota 190 m sull'orlo settentrionale della Sciara del Fuoco. L'emissione di lava e la discesa di colate è avvenuta in maniera pulsante, con diversi flussi lavici successivi, che infine hanno raggiunto la linea di costa. Questa attività effusiva è continuata durante la notte e le prime ore del 7 agosto.

Alle ore 05:16 GMT del 7 agosto, ha avuto inizio un secondo, abbondante trabocco lavico dall'area craterica nord della terrazza craterica, che ha rapidamente coperto l'intero "pianoro" a quota 600 m, per poi riversarsi sulla Sciara del Fuoco formando un ampio campo lavico. In breve tempo, la lava è scesa in diversi bracci lavici verso la costa, accompagnata da numerose frane. L'immagine a sinistra, ripresa dalla telecamera SCT alle ore 06:23 GMT del 7 agosto, mostra tre flussi lavici che entrano nel mare, mentre due altri, in primo piano, stanno per raggiungere la linea di costa.
Questo nuovo episodio effusivo, il più significativo degli ultimi anni, è stato preceduto da diversi trabocchi lavici nella seconda metà di giugno e nelle prime tre settimane di luglio.




AGGIORNAMENTO PROTEZIONE CIVILE (ORE 20:00, 7 AGOSTO 2014)
L'aggiornamento delle 20.00 della Protezione Civile: A partire dalle 7.55 di oggi, 7 agosto, una nuova bocca eruttiva si è aperta nella parte alta della Sciara del Fuoco ad una quota di circa 650 metri. Stamattina dalla bocca fuoriusciva un'abbondante quantità di lava. Anche nel tardo pomeriggio il flusso continuava ad essere ben alimentato. 

Il flusso ha formato un ampio campo lavico che ha ricoperto completamente il pianoro di quota 600m. Dal campo lavico si sono diramati diversi bracci di lava ben alimentati che hanno raggiunto rapidamente il mare: uno dei due bracci si è sovrapposto al campo lavico del 2007, mentre l’altro scorre nella parte centrale della Sciara del Fuoco. L’ingresso della lava in mare è accompagnato da un intenso rilascio di vapore acqueo. 


Sulla base di queste informazioni, il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento ha confermato, nel proprio bollettino di vigilanza, il persistere di una criticità elevata sul vulcano.


Considerato lo stato di attività del vulcano, il Dipartimento della protezione civile ha chiesto ai Centri di competenza – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e Università di Firenze – di intensificare il monitoraggio fino ad h24 e di garantire la presenza di personale sull’isola. Per migliorare il raccordo tra le attività degli istituti, da domani sarà presente a Stromboli anche un rappresentante del Dipartimento.

Il coordinamento degli interventi operativi è invece affidato alla Regione Siciliana. Da domani infatti due suoi rappresentanti saranno sull’isola. Nel frattempo, il Sindaco di Lipari ha attivato il Coc – Centro operativo comunale e ha preso le prime iniziative per garantire un maggior presidio del territorio, tra cui la sospensione di tutte le attività escursionistiche sul vulcano.

Visione termica della temperatura del suolo nella notte tra il 7 e l'8 Agosto (NASA, MODIS)



Video Timelapse dalla camera termica (Quota 400 metri, visibile nei link utili) dell'INGV che mostra la nascita della nuova bocca eruttiva



Sintesi Report sul rischio tsunami dell'Isola (Sonia Calvari, INGV)
L’eruzione effusiva dalla base del Cratere di nord/est dello Stromboli ha avuto inizio il 28 dicembre 2002 ed è finita il giorno seguente. Un sorvolo effettuato il 29 dicembre con l’elicottero della Protezione Civile ha permesso di rilevare, con l’ausilio di una telecamera termica, tre colate laviche che si erano espanse nel settore orientale della Sciara del Fuoco ed avevano raggiunto il mare in 30 minuti. 
In corrispondenza della costa le colate erano larghe complessivamente 300 m, e il 29 dicembre non apparivano più alimentate. Il 30 dicembre si è originato ancora un piccolo flusso lavico, lungo circa 200 m., che al momento del sopralluogo, alle ore 11.30, appariva in espansione lungo una piccola depressione sul settore settentrionale della Sciara del Fuoco.

Improvvisamente, alle 13:15 e 13:22 ora locale del 30 Dicembre, due corpi franosi si sono distaccati dalla Sciara del Fuoco. Le frane hanno raggiunto il mare e sono state accompagnate da un’abbondante ricaduta di cenere sul versante sud-orientale dell’isola. La pioggia di cenere non è stata causata dall’attività esplosiva, bensì dalla frammentazione dei blocchi durante il crollo. Le frane, la prima di 600.000 m3, la seconda di 5.000.000 di m3 di roccia, hanno provocato il distacco dal pendio dei depositi lavici del 28 dicembre insieme ad una vasta porzione dei depositi precedenti. Al loro ingresso in mare le frane hanno originato due tsunami i quali, sull’isola di Stromboli, hanno provocato prima il ritrarsi del mare, e poi due onde anomale alte parecchi metri che si sono abbattute sui paesi di Stromboli e Ginostra, danneggiando edifici ed imbarcazioni e causando il ferimento di alcune persone.


 Le onde anomale si sono propagate fino a Milazzo, sulla costa settentrionale della Sicilia, ad una distanza di 60 km a sud di Stromboli. Da quando l’eruzione è iniziata i crateri sommitali dello Stromboli non mostrano segni di attività esplosiva. Nessuna forte esplosione ha avuto luogo sul vulcano, e nessuna scossa è stata registrata dalla rete di monitoraggio sismico. 


Precedenti tsunami sono occorsi a Stromboli nel 1930, 1944 e 1954. Questi episodi sono risultati correlati ad attività eruttiva parossistica, a frane lungo la Sciara del Fuoco, oppure a flussi piroclastici, ma mai alla messa in posto di nuovi flussi lavici.




Grafici grezzi (Emanuele Maiorana):


Fonti e citazioni:


  • ISTITUTO NAZIONALE DI GEOFISICA E VULCANOLOGIA - SEZIONE DI CATANIA ( http://www.ct.ingv.it/it )
  • PROTEZIONE CIVILE NAZIONALE (http://www.protezionecivile.gov.it/)
  • EOLO (INGV-DPC Volcanoes Monitoring) - Automatic seismic monitoring of Stromboli
  • The Stromboli Volcano: An Integrated Study of the 2002–2003 Eruption (Sonia Calvari, INGV CATANIA)
  • NASA Worldview - https://earthdata.nasa.gov/labs/worldview/

Emanuele Maiorana

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